Fashion victim … ma con cervello …

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Comprare meno! Si può!

In via di principio generale dovremmo cercare di abbandonare lo shopping compulsivo che spesso affligge noi appassionati di moda, cercando per esempio di modificare il concetto del “vecchio perché indossato”, valorizzando i nostri acquisti, dando maggiore importanza alla qualità di ciò che compriamo e utilizzandolo il più possibile, reinventiamo ridando vita ai nostri outfit, magari rinnovandoli, accorciandoli o semplicemente aggiungendo un decoro o facendo piccole modifiche.


Rivendiamo, attraverso siti specializzati come www.vinted.it o più specifici per il lusso: vestiairecollective.comwww.lampoo.com  – www.rebelle.com , negozi vintage o mercatini legati alla beneficienza www.reusewithlove.org, in modo che altri possano utilizzare ciò che a noi non interessa o non serve più; allo stesso modo possiamo acquistare attraverso queste nuove piattaforme e iniziative oggetti e vestiti,  restituendo a questi una nuova vita evitando pesare e affaticare l’ambiente in cui viviamo ma soprattutto essere circolari come noi di (R) Home BLOG.
Concetti triti e ritriti, forse, ma meglio ribadirli sempre, viviamo in un ambiente impoverito, in generale, ma anche dalle produzioni dell’industria tessile (la seconda più inquinante al mondo) di gran lunga superiori alle necessità di noi umani. Informarci bene sulle modalità di smaltimento di ciò che siamo costretti a buttare è comunque già un inizio. Pochi ma utili accorgimenti possono rendere noi fashion victim che acquistiamo un po compulsivamente, meno impattanti sugli effetti devastanti di inquinamento e cambiamento climatico. Il sistema produttivo della moda sta comunque e fortunatamente prendendo sempre più coscienza della situazione attuale e si sta prodigando per raggiungere una buona sostenibilità ambientale attraverso un percorso di transizione ecologica preciso ed efficace. E’ corretto però che ognuno nel suo piccolo ci metta del suo, non abbiamo più scuse per non dare il rispetto dovuto all’ambiente, per preservare e creare le giuste risorse per chi verrà dopo di noi.